Hervé Ryssen
Gli ebrei hanno un rapporto molto particolare con il denaro. Non si tratta di un odioso 'pregiudizio antisemita', ma di una realtà tangibile, in quanto gli ebrei sono ampiamente sovrarappresentati tra i miliardari del mondo.Da sempre, sparsi in tutti i Paesi, sono famosi per il loro coinvolgimento nel commercio internazionale. Sono anche, da secoli, i maestri delle banche e della speculazione.Naturalmente, tutti i finanzieri internazionali non sono ebrei - tutt’altro - e, viceversa, non tutti gli ebrei esercitano questi mestieri. Ma è innegabile che hanno svolto e continuano a svolgere un ruolo cruciale.Sono anche i re delle truffe. I record del settore vengono continuamente polverizzati da loro; non solo superati, ma addirittura 'polverizzati' in modo sorprendente, tanto che i casi descritti sopra in La mafia ebraica (2008) sembrano casi lontani di un’altra epoca. Ancora una volta, va sottolineato che tutti i truffatori non sono ebrei e che tutti gli ebrei non sono truffatori. Ma non si può nascondere facilmente il fatto che la stragrande maggioranza dei truffatori internazionali fa parte di questa comunità.Queste considerazioni diventano più comprensibili quando si conoscono le basi intellettuali del fenomeno e si comprendono i fondamenti morali alla base dell’ebraismo.I miliardi di Israele (2014) è il decimo libro di Hervé Ryssen. Completa una serie di libri pubblicati dal 2005 che rappresenta il più importante studio mai intrapreso sullo spirito ebraico e sulla mentalità cosmopolita.